Noi che sulla Terra siamo nati in risonanza con il Cosmo, siamo da sempre “specchio del Cielo”. Lo Zodiaco, ruota simbolica dell’Universo che si riflette dentro di noi, nelle nostre vite e nei nostri destini, rappresenta un “luogo sacro” in movimento, con le sue direzioni, le sue coordinate, i suoi “pieni” e i suoi “vuoti”, i suoi flussi e i suoi cicli, significatori indicanti alla nostra Anima in evoluzione i sentieri percorribili della nostra esistenza terrena, alla stregua di un percorso iniziatico, alchemico, di trasformazione interiore, di guarigione spirituale, un percorso di progressivo recupero della memoria, che ri-veli la nostra origine “divina”.
In quanto Uomini siamo malati. Sofferenti, come Anime, della malattia di vivere inglobati nella materia , separati dalla Fonte, dalla Sorgente, dalla Luce da cui tutti proveniamo. Questo malessere genera la nostra inquietudine, la nostra incontenibile ricerca della Felicità, della Gioia , della Pace Interiore. In quanto Uomini, siamo alla ricerca perenne di ciò che come Uomini non possiamo raggiungere: l’eternità, la stabilità del senso di benessere. Chi più chi meno siamo consapevoli che essere sottoposti alla legge del Tempo, e vivere nel cambiamento, ci costringe ad accettare la morte, il distacco, la fine di ogni cosa. Eppure l’eternità è racchiusa proprio in quel cambiamento che tanto ci impaurisce e ci disorienta. Dietro ogni fine c’è il presupposto di un nuovo inizio, una nuova porta da aprire, una nuova sensazione da provare, un passo ulteriore da compiere, un salto evolutivo nel cammino della nostra consapevolezza interiore.
Possiamo percorrere tante strade per accelerare la comprensione del nostro ruolo nel mondo; la chiave simbolico-analogica rimane quella universale, che ci avvicina a tutti gli esseri umani, indipendentemente da credenze religiose, politiche , scientifiche o filosofiche. Lo Zodiaco, la sua lettura, la comprensione dei suoi elementi fondamentali ed essenziali, è una delle tante chiavi simboliche che, proprio per la sua risonanza con le Leggi dell’Universo, del Cosmo, è una delle più affascinanti. Lo Zodiaco rappresenta la “fotografia” del Cielo al momento del nostro primo respiro, quando cominciamo, indipendentemente dal supporto materno, il nostro viaggio sulla Terra, sottoposti direttamente alle influenze cosmiche. Questa “diapositiva” , nella sua lettura simbolica, possiamo considerarla come uno “spazio sacro”, che come tale presenta tutti gli elementi che sono comuni alla tradizione esoterica ed ermetica:
– la linea dell’orizzonte di nascita divide il cerchio zodiacale in due emisferi, quello superiore , il Cielo, e quello inferiore, la Terra. Il primo rappresenta la zona della nostra evoluzione sociale, della realizzazione e del successo, dell’ evoluzione spirituale, mentre il secondo rappresenta il principio ricettivo delle origini, i nostri talenti innati, le caratteristiche ereditarie, il materiale “grezzo” che va purificato e raffinato. Questi emisferi, simbolo del dualismo terreno, del ritmo , dell’ alternanza perpetua del Giorno e della Notte , rappresentano sia la nostra appartenenza alla realtà fisica, legata alla Terra e alla materialità sia la tensione perpetua che ci attira verso l’Alto, verso il Cielo, attraverso la progressiva trasformazione del desiderio e dell’attaccamento.
-I due assi dell’Orizzonte e del Meridiano indicano le quattro direzioni cardinali. L’Est definisce la porzione di fascia celeste che sorge al momento della nostra nascita, l’Ascendente. E’ un punto fondamentale del Tema Natale che rappresenta la porta di entrata nella scena dell’esistenza, nello “spazio sacro” zodiacale, la nostra energia primordiale, la modalità della nostra “entrata in scena”, la carica vitale che ci sostiene, il bagaglio che portiamo con noi. E’ un momento di grande istintività, di pulsione primaria legata alla sopravvivenza. Rappresenta a livello stagionale l’Equinozio di Primavera e corrisponde all’Elemento Fuoco e al segno dell’ Ariete.
L’Ovest, al contrario, è la porzione di Cielo che tramonta al momento della nostra nascita, e indica l’individuo che sta cedendo il passo alla collettività e che si prepara a riconoscere una realtà che lo sovrasta e a cui deve rispetto limitando le proprie pulsioni. E’ l’Uomo che si affaccia alla finestra del proprio Ego scoprendo che la sua creatività non è supremazia sugli altri ma collaborazione. Rappresenta l’Autunno, l’elemento Aria e il segno della Bilancia. Il Nord, che zodiacalmente parlando si trova sotto l’Orizzonte, rappresenta la stagione invernale, il seme che giace sotto la terra indurita dal freddo in una morte apparente, ma che dentro di sé conserva gelosamente l’embrione, la Vita futura che sboccerà. Qui l’Anima si riveste del Corpo per nascere all’esistenza terrena, mette le prime radici, e si stabilisce nel grembo della Madre con la quale ancora si identifica completamente. Rappresenta l’Elemento Acqua e corrisponde al segno del Cancro. Il Sud, per concludere, è il luogo dove il Sole è allo zenith, a Mezzogiorno, è il punto più elevato dello Zodiaco, la “cima della Montagna”, punto di arrivo e di partenza di ogni evoluzione. Qui si compie la vera “iniziazione”, si realizza l’Essere nella sua pienezza, nella sua totalità. Dopo aver abbandonato la Madre, l’Io ha lasciato le proprie spoglie materiali e terrene, tutti gli attaccamenti e ha percorso le tappe necessarie per arrivare al Padre Celeste, con tenacia e determinazione. Rappresenta la stagione estiva, il segno del Capricorno e l’elemento Terra.
Entro questo spazio delimitato dalle quattro direzioni principali, il cerchio zodiacale, diviso in dodici porzioni di 30° ciascuna, designate come segni zodiacali, scandisce anche il tempo non solo attraverso lo scorrere dei dodici mesi dell’anno, ma anche attraverso le orbite che i pianeti del sistema solare disegnano, ognuno con il proprio particolare moto, lungo l’eclittica. Il tempo che i singoli pianeti impiegano per compiere un intero giro della volta zodiacale scandiscono i cicli fondamentali dell’esistenza umana, il ritmo e le cadenze delle tappe evolutive interiori dell’Uomo. Come muoversi all’interno di questo nostro spazio personale, che come un sacro “mandala” inscrive il nostro “nome” nel cielo, è compito dell’Astrologia, ma è facoltà e alla portata della consapevolezza di ognuno di noi. Come tante altre tecniche simboliche è uno dei metodi di “guarigione” che l’Uomo può adottare per “ricordare” chi è e da dove proviene.
Citando Thorwald Dethlefsen (“Il destino come scelta” Ed. Mediterranee) ”L’uomo, che come essere androgino era ancora perfetto nell’unità del paradiso, diede retta ai suggerimenti del serpente e volle ottenere la conoscenza…la conoscenza divenne per lui un veleno – e per questo solo la conoscenza stessa può essere per lui la medicina, perché similia similibus curantur … l’ Uomo si ammala per la polarità della conoscenza e spera nella guarigione… Solo la conoscenza della propria origine prima consente all’uomo di riconoscere il proprio fine. Il fine è la perfezione. La perfezione è l’espressione dell’unità. Questa unità noi la chiamiamo Dio”.
autrice: Eva Giacomelli